Nella nostra rubrica "50 fatti" ci siamo occupati finora di E-commerce e Content marketing. Ora vogliamo approfondire un argomento altrettanto popolare e interessante per chi lavora nel marketing online: il marketing internazionale.
Gestisci un sito e-commerce e desideri ampliare il tuo bacino di utenza? Vuoi sviluppare la presenza del tuo marchio in tutto il mondo? Abbiamo raccolto 50 fatti e statistiche che ti consentiranno di costruire una strategia di marketing Internazionale davvero efficace.
Lingue
1. Fatto a tutti noto, l'inglese è la prima lingua del web, con 1,1 miliardi di utenti nel mondo che la usano per comunicare; la seconda lingua online è il cinese con oltre 800 milioni di persone che la usano. (Nelio Software).
2. Il 54% del contenuto disponibile in Internet è scritto in inglese, seguito a grande distanza dal russo (6%) e dal francese (3,9%).
3. Sebbene 863 milioni di internauti utilizzino il cinese (il 19% di chi naviga sul web in tutto il mondo), solo l'1,6% del contenuto pubblicato su Internet è scritto in questa lingua (Nelio Software).
4. Il sito web più tradotto al mondo, con 780 lingue e dialetti è quello... dei Testimoni di Geova (jw.org), seguito da Wikipedia, con le sue 287 lingue (Pangeanic).
5. Il sito commerciale più tradotto al mondo è quello di Apple, che conta 130 lingue al suo attivo (Pangeanic).
Comportamento degli utenti
1. Il 60% degli utenti del web che non parla l'inglese come lingua madre non guarda mai i siti in lingua inglese (Translator Thoughts).
2. Il 44% degli internauti europei pensa che un sito che non è tradotto nella loro lingua è carente di importanti informazioni (Phrase).
3. Il 90% degli internauti europei afferma di preferire siti con contenuti scritti nella propria lingua (EC Europa).
4. Il 78% dei consumatori online preferisce fare acquisti su un sito tradotto nella propria lingua (Phrase).
5. L'80% dei consumatori preferisce acquistare presso un'azienda che propone un'esperienza utente personalizzata e considera la localizzazione del contenuto in una lingua che comprendono come un fattore essenziale. (ShutterStock).
6. Il 92,2% dei consumatori preferisce acquistare online nella propria valuta (Market Wired).
7. Il 33% dei consumatori è incline ad abbandonare un carrello acquisti se il prezzo è mostrato in una valuta straniera (Market Wired).
E-Commerce internazionale
1. Entro il 2040, il 95% degli acquisti, a livello mondiale, sarà effettuato online (Nasdaq)!
2. Il commercio elettronico mondiale dovrebbe quasi raddoppiare per raggiungere i 4,5 miliardi di dollari entro il 2021 (Shopify).
3. Con 340 miliardi di dollari di vendite annuali, gli Stati Uniti sono "soltanto" il secondo mercato mondiale dopo la Cina, con i suoi 672 miliardi di dollari nel 2018. Seguono poi il Regno Unito (99 miliardi), il Giappone (79), la Germania (73) e infine la Francia con 43 miliardi di dollari (Business).
4. Il 2% del PIL mondiale può essere trovato ogni giorno in un camion UPS (Shopify).
5. Il rapporto Nielsen propone una ripartizione in dettaglio delle industrie più redditizie, suddivise per paese, dove si nota in particolare la Corea del Sud, in testa nel campo della moda (77%) e nell'industria cosmetica (65%), mentre il Giappone eccelle nei prodotti culturali (79%) e la Spagna nel settore travel (67%) (Nielsen).
6. La porzione del mercato del commercio elettronico detenuta dagli USA è in caduta libera e dovrebbe precipitare al 16,9% già nel 2020 (Statista).
7. Il 57% dei consumatori ha effettuato l'anno scorso un acquisto presso un rivenditore estero (Kinsta).
8. Il 53% degli acquisti globali sono realizzati con l'ausilio di una carta di credito, ma questo dato e i metodi di pagamento preferiti dagli internauti variano notevolmente in base alle diverse aree del mondo: gli europei preferiscono ad esempio il pagamento digitale (una maggioranza del 56%) mentre l'India privilegia il pagamento in contanti, con una maggioranza dell'83% (Shopify).
9. Le ragioni per cui si esce da un carrello acquisti variano a seconda del paese, anche se le spese di trasporto e la velocità di consegna sono le principali ragioni addotte. Tranne che in Germania, dove la causa predominante è il timore di frodi a danno della carta di credito (Pitney Bowes).
Per approfondire puoi leggere: Carrelli abbandonati, utenti dormienti e resi: come convertire i KPI negativi in positivi
10. Le vendite del commercio elettronico tra aziende raggiungeranno i 12 miliardi di dollari entro il 2020 (Frost And Sullivan).
11. Chi acquista online lo fa prevalentemente da questi Paesi: Cina, Uk, USA e Germania (Consumer Barometer Google).
Comportamento delle aziende
1. Solo l'8% delle aziende del mercato globale non traduce nessuno dei propri contenuti (Marketing Profs).
2. Le aziende che traducono il loro contenuto lo fanno in media in otto lingue differenti (Marketing Profs).
3. Il 30% di coloro che lavorano nel marketing considerano il costo e i tempi richiesti da una traduzione come i principali ostacoli alla localizzazione dei loro contenuti. Il 20% cita invece come ostacolo quello del mantenimento di una coerenza complessiva del messaggio trasmesso dalla propria impresa (Kwint Essentials).
4. Solo il 48% delle prime 1000 aziende della classifica Forbes 2000 propone di scegliere una lingua sul proprio sito principale (IDMSpot).
5. L'80% dei decision-maker pensa che la localizzazione dei propri contenuti sia indispensabile per poter penetrare nei nuovi mercati (ShutterStock).
6. Il 71% di questi stessi decision-maker ammette di aver visto aumentare le proprie vendite a seguito dell'applicazione di una strategia di SEO internazionale (ShutterStock).
Tag Hreflang e ottimizzazione
1. Il 25% dei grandi siti web (+5000 pagine) utilizza i tag hreflang e il 75% presenta degli errori relativi all'implementazione dei tag stessi (SEMrush).
2. I problemi più comuni di utilizzo del tag hreflang: conflitti di hreflang (58%), link errati nel tag hreflang (37%), tag hreflang potenzialmente mancante (20%), implementazione scadente del tag hreflang (15%) (SEMrush).
3. Nel 2019 la parola chiave più utilizzata sui siti .com è stata "Christmas" mentre in quelli .net si è trattato della parola "Customer" (Verisign).
4. Un sottodominio non può eccedere in lunghezza più di 253 caratteri ASCII (Wikipedia).
TLD (Top-Level Domain)
1. Il primo TLD (sigla che sta per Top-level Domain: Dominio di primo livello) non sorprende che sia il .com con 144 milioni di domini registrati nel terzo trimestre del 2019. Questo dominio è seguito dal più sorprendente .tk (delle isole Tokelau, 25,1 milioni) e ovviamente .cn (della Cina) con 23 milioni di nuovi domini (Verisign).
2. Il TLD .xyz è utilizzato da 2 milioni di domini, il che ne fa il TLD generico che ha avanzato maggiormente nel 2019 (namestat).
3. Il 5,2 % di tutti i domini registrati sono .org (Statista).
4. A fine 2019 esistevano in totale quasi 360 milioni di nomi di domini registrati, di cui 69 milioni di TLD geolocalizzati o ccTLD (country code top-level domain) (Verisign).
Per approfondire leggi il post: Sito web internazionale: meglio un TLD localizzato o uno generico?
5. Sono stati registrati 200.000 ccTLD nel 2019, ovvero c'è stato un aumento dello 0.1% rispetto al 2018 (Verisign).
6. Non contento di essere il più grande servizio di web hosting di siti al mondo, Big Daddy ha anche il maggior numero di domini registrati, con un totale di 58.695.190 nel 2019, a grande distanza da Tucows (9,6 milioni) e HiChina, con i suoi 7,3 milioni di domini (DomainState).
7. Sui 46.559 domini registrati come .gdn, ben 41.762 sono considerati fonte di spam (Spamhaus).
Conversioni e risultati
1. Le conversioni del sito Net Media Planet sono aumentate del 20% localizzando i contenuti e le pubblicità a pagamento. Dopo aver tradotto integralmente il sito, questa percentuale è aumentata fino al 70% (Net Media Planet).
2. Traducendo il suo blog in 82 lingue, il fondatore di Quick Sprout, Neil Patel, ha visto aumentare del 47% il proprio traffico di ricerca (QuickSprout).
3. Tradurre il proprio sito nelle 10 lingue più utilizzate al mondo permette di raggiungere il 77% di tutti gli internauti (Wikipedia).
4. L'86% delle campagne creative di telefonia mobile, tradotte nella lingua del paese target, producono più conversioni delle campagne proposte unicamente in inglese (ShutterStock).
5. Traducendo la sua campagna "Keep Walking" in 120 paesi la marca Johnnie Walker ha visto aumentare le proprie vendite del 94% (Percolate).
Strumenti di traduzione
1. Tre elementi guidano il sistema di traduzione di Google Translate: segmentazione, traduzione e distorsione. Sono organizzati secondo una formula molto semplice. Si fa per dire (Cnet).
2. Non meno di 767.133 utenti si affidano al servizio del widget di Google Translate integrato nel proprio sito internet (BuiltWith).
3. Secondo il sito WebsiteBuilderExpert, sono sufficienti tre tool per costruire un sito multilingua: Wix, Squarespace e Weebly.
4. Il sito WP Beginners ha stilato l'elenco di 9 plugin di traduzione che possono essere utilizzati per i siti multilingua.
5. Google Translate offre oggi più di 71 lingue diverse, avendo aggiunto di recente il bosniaco e il giavanese (Cnet).