Esperienze reali: come converte un blog post?
Eccomi qua, pronta a raccontare qualcosa che amo fare e che corrisponde, come tutto ciò che condivido, a esperienza reale.
Oggi tento di rispondere ad una domanda che tanti clienti mi pongono: è utile avere e redarre un blog aziendale? Che scopo può avere una sezione dinamica del mio sito? Che possibilità ho di raggiungere obiettivi? Quali sono i mezzi a supporto del blog per poter convertire?
Questo articolo contiene, molto semplicemente e senza alcuna pretesa, una serie di esempi pratici che provano a rispondere a queste domande. Prima però vorrei fare una piccola, per quanto importantissima, premessa sull'identità dell'azienda e i suoi punti di valore.
Performance di un post: prima l'analisi della propria Unique Selling Proposition
Non ci sono post blog che performano, non ci sono keyword che funzionano, non c'è content marketing che tenga se non c'è riscontro profondo del materiale prodotto con la propria identità aziendale.
Mi spiego: possiamo creare un albero rigoglioso di contenuti posizionati benissimo sui motori di ricerca ma che non renderanno mai, in termini di obiettivi, qualora non siano conformi e aderenti all'identità dell'azienda che rappresento.
I contenuti sono "terrazzi" o giardini dove intravedere una traccia tangibile della propria offerta di mercato; le fondamenta sono la reale identità di essa e i muri portanti rappresentano una strategia solida e completa che sostiene tutta la visibilità e la percezione on-line e off-line dell'azienda.
I miei 5 modi preferiti di utilizzare un post-blog per raggiungere Obiettivi strategici
#1 Il posizionamento di Parole chiave
Come specificato sopra, argomenti e parole chiave sono scelti in base a criteri specifici. Ad esempio, si può lavorare aspirando al posizionamento desiderato nell'immaginario collettivo (cosa vorreste che le persone sapessero di voi). Oppure si scelgono per raggiungere un determinato pubblico e per incontrare le loro ricerche.
Ma, soprattutto per un SEO copy, l'obiettivo è il posizionamento delle stesse nel motore di ricerca.
Le parole chiave più desiderate sono, logicamente, quelle con più traffico. Qui si potrebbe aprire una parentesi lunghissima, legata all'analisi della coda lunga delle keyword, della ricerca di intenti paralleli, di studi lessicali legati alla sintassi della ricerca vocale.
Ebbene, nella mia storia personale, spesso ho lasciato che il motore di ricerca stesso mi suggerisse le parole chiave su cui lavorare. Come?
Ecco un pratico esempio: nel mio blog di arte contemporanea, tra gli altri post, ho scelto di parlare di un giovane artista scultore romano, della scultura che contornava il braciere delle olimpiadi di Rio e di altre opere legate al mondo scultoreo. I migliori risultati di posizionamento, dopo le keyword principali con le quali l'ho ottimizzato (varie declinazioni di blog di arte contemporanea), provengono proprio dall'area "scultura".
Vista la reazione di Google, che prediligeva i post con tag scultura contemporanea, ho applicato un gradito suggerimento di Riccardo Mares (che ringrazio), durante un corso SEO.
Ho infatti creato una categoria specifica "scultura contemporanea", e l'indicizzazione di questa keyword non è tardata ad arrivare.
Ecco uno screen shot da SEMrush:
Un post del blog ha fatto da apripista verso una keyword importante che ha generato traffico nuovo e in target per il mio blog.
Come scrivere un contenuto ottimizzato per posizionare parole chiave?
Sono tanti gli accorgimenti da adottare. SEMrush propone da poco uno strumento nuovo: SEO Content Template.
Scegliendo le parole chiave, il tool di SEMrush offre:
- una panoramica dei contenuti dei competitor (che contengono le stesse keyword);
- suggerisce entità consigliate da cui ottenere backlink;
- una panoramica semantica delle parole relative da utilizzare;
- la lunghezza ideale del tuo articolo.
#2 Attrarre traffico al sito e generare nuovo pubblico interessato alle mie tematiche tramite Facebook Advertising
Ora discostiamoci dalla mia "palestra" personale (il mio blog) che utilizzo per capire come reagisce Google ai miei contenuti. Andiamo a vedere uno dei modi più semplici per convertire tramite un blog-post: condurre le persone da Facebook al nostro sito, tramite post sponsorizzati.
In questo caso, parlo di un blog post generato per un hotel.
Le fasi:
- STRATEGIA: l'hotel vuole intercettare il segmento pet (vacanze con animali, cani e gatti);
- IDENTITÁ: i titolari dell'hotel amano tantissimo gli animali;
- MEZZO: blog-post sull'argomento "pet hotel";
- AMPLIFICAZIONE: facebook advertising segmentata sui possessori e amanti di cani.
Risultati Facebook Advertising rivolta a padroni di cani e amanti di cani (tipo ADS post promosso) con budget € 7,00
Questo blog-post, unito a 7 euro di pubblicità mirata su Facebook, ha raccolto 325 click sul post, 126 sul link e 199 altri click.
Io credo di poter affermare che questo post ha realmente convertito agendo sul traffico.
#3 Generare lead per attività di E-mail marketing
Un blog post che si posiziona bene è spesso anche un buon contenuto.
E un insieme di buoni contenuti, integrati magari con approfondimenti, ricerche, studi, può diventare un e-book.
Per un sito legato al settore benessere è stato creato l'inverno scorso un e-book che ha collezionato un mix di contenuti legati al movimento e altri legati alla mindfullness. Il download è stato collegato ad un widget ben visibile in alto a destra del sito, generando circa 700 lead con il download.
#4 Social awareness: scarico il blog post con un post sui social
Stesso principio: quando un contenuto fornisce informazioni preziose che incontrano i bisogni dei lettori, può essere "scambiato" per una condivisione.
Il sistema "Pay with a tweet" permette di duplicare la visibilità del contenuto (post-blog, e-book, guida etc...) con la semplice amplificazione di esso sui propri canali. Anche questa può considerarsi una sorta di conversione, in termini di engagement e di diffusione di informazioni su un determinato tema trattato nel blog-post.
Un esempio? Mi viene in mente un articolo "pillar" (lungo, esaustivo, completo) che scrissi sul melograno (benefici e proprietà).
#5 Un blog post devia traffico al sito dalla newsletter
Un modo molto intelligente di utilizzare un post del blog (e convertire in termini di traffico) è quello di inserirlo nella newsletter che spediamo ai nostri clienti.
Un bel box a fine messaggio, con preview di articoli interessanti e contestualizzati all'invio, è sicuramente un buon modo per generare traffico al sito e mantenere l'attenzione sui nostri canali.
Conclusioni
Che dire ancora? A me piace scrivere e declinare in mille sfumature la proposta di mercato (e il suo relativo valore) delle aziende che seguo.
Credo che i blog post, le storie, le informazioni che incontrano i bisogni e le curiosità degli utenti possano posizionarsi piacevolmente tra la funzionalità oggettiva (conversione) e l'ispirazione. Alla fine, abbiamo tutti suggestioni, aspirazioni, desideri dai quali siamo affascinati.
Una storia è un buon veicolo per incontrarli, e, se porta traffico al sito, lo sono di più.
E voi? Quali tecniche utilizzate per sfruttare i post del vostro blog per convertire?
Se conoscete casi di blog-post che fanno bene il loro lavoro, scriveteli qui nei commenti! ;)