Il 2019 è appena cominciato e, con il vecchio anno ormai alle spalle, è il momento giusto per raccogliere dati e valutare le tendenze dei migliori e-commerce, le loro strategie e il modo in cui influenzano il comportamento dei consumatori. Il settore diventa ogni anno più competitivo, per questo è importante per le aziende non perdere mai di vista quello che accade e come i consumatori rispondono ai diversi stimoli.
Per aiutarti a valutare come procede la tua attività e scoprire le migliori tattiche che puoi usare per avvantaggiarti sui competitor, SEMrush ha raccolto e analizzato i dati di oltre 8.000 siti di e-commerce. Non solo: l'agenzia Hallam ha condiviso approfondimenti dettagliati sulla sua esperienza con i clienti di e-commerce, e infine abbiamo allestito una tavola rotonda con esperti del settore.
In questo post troverai tutti questi dati e le tattiche di maggior successo con cui migliorare le tue strategie di marketing online nel 2019.
1. Dai priorità al traffico mobile
Abbiamo ufficialmente raggiunto il punto in cui proviene molto più traffico dai dispositivi mobili rispetto al desktop. Il tuo sito deve essere correttamente indicizzato e formattato per essere competitivo nelle SERP. Investi in un sito completamente responsive e ottimizzato per dispositivi mobili, che possa offrire ai visitatori tutta l'esperienza che otterrebbero sul desktop.
La nostra ricerca mostra come il traffico mobile superi generalmente quello desktop nel mondo dell'e-commerce, indipendentemente dal settore o dal paese in cui hanno origine le ricerche.
Esaminando le 13 categorie più popolari per l’e-commerce abbiamo rilevato che il mobile batte il desktop nel traffico totale di circa il 46%. Questa tendenza è più importante in alcuni settori rispetto ad altri. Il settore alimentare, ad esempio, ha percentuali eccezionalmente elevate di traffico mobile. Questo ha senso, poiché è probabile che gli utenti cerchino "ristorante vicino a me" quando sono in viaggio, quindi da smartphone.
Il traffico desktop non è comunque irrilevante, soprattutto in alcuni settori; ad esempio nel settore libri il 40,3% del traffico proveniente ancora da utenti desktop, e per l'industria musicale la percentuale è del 37,3%.
Il mobile conta chiaramente molto, ma in alcuni settori una notevole quantità di traffico proviene ancora da utenti che accedono a Internet da desktop.
Il commento dell'esperto:
Il “mobile” è di diritto la principale categoria di dispositivi per traffico (o almeno lo era diventato negli ultimi mesi, visto che secondo StatCounter c’è un ritorno del traffico desktop).
Questo si traduce nel pensare al sito sempre più mobile first. L’esperienza utente lato mobile deve essere ottimale e deve rispondere alle sue esigenze, qualsiasi esse siano: da informative a d’acquisto.
A ciò vanno aggiunti due importanti fattori, dettati dal “demiurgo” del traffico organico, ovvero Google:
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mobile-first index
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mobile-friendly fattore di rank
Mobile-First Index significa che Google scansiona il sito tramite il suo bot mobile e il rendering verrà effettuato come fosse un browser mobile: il sito deve rispondere in modo corretto sia visivamente sia a livello di contenuti e meta contenuti, specie nel caso ci sia una versione desktop e una mobile. A dicembre 2018 Google ha affermato che oltre il 50% delle sue scansioni sono in modalità mobile.
Mobile-Friendly significa che il sito supera una serie di “controlli” automatici che analizzano la resa su dispositivi mobili. A questi controlli si aggiungono anche valutazioni sulla velocità dell’esperienza utente, che vanno oltre ai classici tempi di risposta e si riferiscono anche ai tempi minimi di interazione.
Google vuole siti più veloci, siti più “responsivi”, siti che offrano una migliore risposta agli utenti. In tutto ciò è fondamentale sottolineare come sia doveroso non confondere il mobile-first con il mobile-only: dobbiamo comunque garantire ottimale l’esperienza da desktop / da tablet.
Gli e-commerce, forse per primi, devono essere in grado di garantire al meglio la UX (User eXperience), in qualsiasi momentum del customer journey l’utente deve trovare ciò che cerca nel sito e fare ciò che ha esigenza di fare. Per farlo oggi può sfruttare anche le grandi potenzialità delle PWA (Progressive Web Application) ovvero siti mobile responsive, che in aggiunta vantano anche funzionalità da app senza la necessità di installare nulla nel telefono.
In vista del 2019 la grande differenza verrà fatta da chi saprà analizzare le nuove SERP, in continua evoluzione morfologica: la tendenza di Google è fare permanere l’utente in SERP e i player dovranno essere in grado di saper sfruttare ogni spazio a disposizione, rivedendo il concetto di canalizzazione dell’utente. Gioco forza lo farà lo stesso Google: la speranza è che ci aiuti con strumenti di misurazione che vadano oltre click e impression, come già succede con Google MyBusiness e con Google Posts.
2. Ottimizza per il Mobile-First Index
Inizia a concentrarti sugli utenti mobili del tuo sito e-commerce: nel 2019 devono diventare la tua priorità, piuttosto che pensare al desktop come piattaforma principale. Il traffico da smartphone è in crescita e se il tuo sito non è in grado di soddisfare le esigenze degli utenti mobile, potresti perdere delle conversioni. Non perdere altro tempo e ottimizza ora il tuo sito per l'indicizzazione mobile-first: potresti vedere il traffico generale del tuo sito aumentare e, di conseguenza, anche le vendite.
Utilizzando lo strumento Site Audit di SEMrush, abbiamo esaminato in che modo le principali aziende di e-commerce stanno ottimizzando i loro siti per gli utenti mobili. Abbiamo cercato gli errori più comuni dei siti web per mobile e abbiamo scoperto che la maggior parte di essi presenta problemi significativi.
I 5 errori più importanti che abbiamo riscontrato sono:
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errori 4xx: impediscono all’utente di utilizzare o accedere correttamente al sito.
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bassa velocità di caricamento della pagina: allontana gli utenti e ha un impatto negativo sulla SEO.
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problemi con contenuti misti: influenzano negativamente l'esperienza dell'utente e riducono la fiducia nel tuo sito web.
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title tag mancanti o vuoti: impediscono a Google di identificare correttamente il contenuto di una pagina.
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catene di redirect e loop: impediscono agli utenti di raggiungere rapidamente la destinazione corretta.
3. Utilizza le SERP Feature
Le funzionalità delle SERP stanno diventando davvero preziose. Aumentano la visibilità, l'autorità e, di conseguenza, le vendite di un e-commerce. Come evidenziato dai dati di ricerca di SEMrush, i risultati di ricerca nelle prime posizioni spesso mostrano diverse SERP feature. Le più comuni in tutto il mondo sono recensioni, site link, caroselli e immagini.
La nostra ricerca ha indicato che "Recensioni" è la SERP feature più comune; in effetti le recensioni sono uno degli strumenti più potenti che puoi usare per aumentare le vendite. Possono creare fiducia rapidamente e trasmettere valore al tuo pubblico.
Ciascuna delle funzionalità indicate sopra dovrebbe essere immediatamente visibile agli utenti del motore di ricerca e può essere aggiunta utilizzando i dati strutturati per fornire ulteriori informazioni agli utenti nei risultati di ricerca. Questo metodo ti renderà molto più competitivo: queste funzionalità possono fare la differenza tra ottenere una vendita o lasciare che sia l’azienda sopra o sotto di te nei risultati di ricerca ad aggiudicarsela.
Il commento dell'esperto:
In ottica di ottimizzazione SEO per e-commerce è molto importante prestare attenzione a tutti quei fattori che possono far incrementare il CTR nelle SERP, divenuti ormai da anni fondamentali per far la differenza ancor prima che l’utente entri nel nostro sito.
Se ci pensate bene, chiunque sarà più portato a cliccare su un sito che implementi le recensioni soprattutto per una questione di trust, ma le review è solo una delle attività che potremmo implementare per migliorare il nostro e-commerce agli occhi di Google e degli utenti. Le SERP stanno diventando sempre più ricche, pensate alle mappe, alle immagini, ai video, ma anche ai risultati 0, o alle calorie presenti nei prodotti legati a delle ricette.
Come evidenziato dai dati di ricerca di SEMrush, review, site link, carosello, immagini e knowledge graph fanno la differenza, ad oggi, per l’ottimizzazione SEO per gli e-commerce in Google.
Le risposte istantanee legate a query informazionali possono veicolare maggior traffico verso il vostro ecommerce.
4. Diversifica il tuo profilo Backlink
L’algoritmo di Google, quando deve stabilire i siti a cui dare priorità, cerca segni di qualità e credibilità. Se il tuo sito riceve backlink da domini di alta autorità, per Google sarà un’indicazione che il tuo contenuto è credibile e questo ti aiuterà a posizionarti più in alto nella SERP.
Presta attenzione alle tattiche dei tuoi concorrenti e analizza quali tipi di backlink appaiono più frequentemente. Seguendo il loro esempio, puoi crescere e creare un profilo backlink diversificato per il tuo sito.
Ci sono dei passi da seguire per migliorare il tuo profilo backlink. La creazione di contenuti utili sul tuo sito è un buon inizio; il tuo pubblico e i colleghi del settore riconosceranno questo valore e condivideranno il tuo contenuto, linkandoti.
Il commento dell'esperto:
Non esiste un numero predefinito di link da acquisire quando stai progettando la tua campagna di linkbuilding per un e-commerce. Nel momento in cui progetti una campagna basata su un numero prestabilito di link, stai in pratica già facendo il gioco di Google, ovvero non stai cercando di rendere la tua attività di acquisizione di link più naturale possibile, insomma Google potrebbe avere la felice e brillante idea di penalizzarti qualora dovesse riscontrare dei pattern.
5. Investi nella SEO tecnica
Il tuo sito deve essere tecnicamente funzionante per avere successo con la SEO. Se un motore di ricerca ha difficoltà a eseguire la scansione e a capire il tuo sito, come può servirlo alle persone nella sua pagina dei risultati?
Abbiamo riscontrato che la maggior parte dei più importanti siti e-commerce che abbiamo analizzato nella nostra ricerca ha un buon rendimento generale. I siti desktop hanno ottenuto un punteggio dell'80% per la crawlability, l'85% per le prestazioni, l'88% per la SEO internazionale e il 91% per l'implementazione HTTPS. Detto questo, c'è sempre spazio per qualche miglioramento.
Per perfezionare la tua SEO tecnica, dovresti:
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Eseguire immediatamente un controllo del tuo sito. Usa Site Audit di SEMrush per individuare eventuali problemi, piccoli o grandi, che influiscono sulle tue prestazioni SEO.
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Concentrati sulla velocità del sito. La velocità di caricamento del tuo sito influisce sul modo in cui gli utenti e Google percepiscono la tua pagina. I problemi con i file Javascript e CSS sono alcuni degli errori più comuni, ma possono esserci anche problemi con il server o il piano di hosting che stai utilizzando.
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Cerca piccoli errori come duplicazioni o link interrotti, che possono influire sulla capacità di scansione del tuo sito.
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Utilizza i tag hreflang per ottimizzare il tuo sito per la SEO internazionale. Spiegano per quale lingua e Paese sono targettizzate le tue pagine. Meno del 20% dei siti di e-commerce attualmente li ha installati.
Il commento dell'esperto:
Gli aspetti della SEO tecnica dipendono da quale tipologia di sito si sta approcciando e in particolar modo se il nostro progetto è un e-commerce abbiamo più gestione degli aspetti tecnici, visto soprattutto il numero maggiore di pagine che sono implementate relative ai prodotti, variante prodotto, pagine di categoria, gestione multilingue del sito, etc.
L’analisi degli aspetti tecnici fondamentalmente è suddivisa in 2 attività:
- Aspetto tecnico, legato alla prestazione in rapporto con il server.
- Aspetto nomenclatura / semantica derivata dall’analisi della struttura e dei metadati.
Nel punto 1 ci sono tutti i fattori che comportano la perfetta funzionalità del progetto dal punto di vista sia hosting che di progettazione. Analizzare quindi con strumenti attendibili come Site Audit di SEMrush, abbinata all’analisi del Log del file sia con SEMrush che con Screaming Frog, che si raccomanda come set di strumenti fondamentali, si vanno quindi a presidiare:
- Analisi dei componenti (css, js, immagini, etc) che possono impedire il caricamento veloce del progetto online.
- Capire come le lingue sono indicate a Google attraverso il parametro hreflang, che in molti casi viene ignorato o inserito nei domini diversi dal .com che non sono utili alle strategie seo.
- Filtri e parametri che possono duplicare e quintuplicare le pagine nell’indice di ricerca.
- Gestione dei canonical, che sono importanti per controllare quando il prodotto è inserito in diverse categorie.
- Controllare quale pagine o sezioni del sito sono chiamate da Google, attraverso l’analisi dei Log.
- URL parlanti, ovvero cercare di capire se le URL hanno un percorso idealizzato e in rapporto con il Breadcumb.
Sul punto 2 invece dobbiamo capire come il sito si proietta verso l’utente per dare quell’esperienza unica al sito.
Ecco quelli che sono a mio parere gli elementi da analizzare:
- Controllo e verifica delle parole chiave posizionate, soprattutto unbranded.
- Gestione dei metadati e loro riscrittura.
- Controllo dell’alberatura del menù di navigazione.
- Verifica dei contenuti inseriti sul sito – qui consiglio l’utilizzo del Content Marketing toolkit.
- Presenza dei link interni.
- Backlink audit.
Ogni analisi della SEO tecnica dipende molto anche dal CMS che si usa per la creazione dello store online, dove risulta molto più difficile a volte l’implementazione di modifiche rispetto a CMS open source che hanno di supporto moduli SEO veloci e successivamente da impostare. Ultima considerazione: sempre meglio seguire le linee guida SEO durante la costruzione degli e-commerce. Tornare indietro non è sempre fattibile ed economico.
6. Implementa AMP sulle pagine chiave
La tecnologia AMP è essenziale per consentire alle pagine web di caricarsi più velocemente sui dispositivi mobili, migliorando sensibilmente l'esperienza utente. Tempi di caricamento più rapidi aumentano le probabilità che gli utenti rimangano sul tuo sito, interagiscano con esso e, potenzialmente, acquistino i tuoi prodotti.
AMP non sarà una scelta valida per tutti i siti, in particolare per quelli che si basano su pagine dinamiche o funzionalità del sito, ma la maggior parte dei siti di e-commerce dovrebbe prenderne in considerazione l'implementazione.
Nei siti che abbiamo analizzato, abbiamo rilevato che solo il 10,7% ha pagine AMP dedicate; la stragrande maggioranza (89,3%) non le ha implementate, perdendo un'enorme opportunità per migliorare le prestazioni da mobile del proprio sito. L'implementazione complessiva di AMP è straordinariamente bassa, quindi i siti di e-commerce che si adattano ora hanno un'enorme opportunità di superare i loro concorrenti ottenendo prezioso traffico mobile.
Per implementare correttamente AMP e trarne il massimo beneficio dovresti:
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Guardare quali sono i più comuni errori e problemi di implementazione di AMP.
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Implementare AMP sulle pagine più importanti. Per molti siti e-commerce si tratta della home page e delle pagine di prodotto.
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Utilizza le attuali funzioni AMP disponibili, tra cui il carosello, per evidenziare più prodotti, e i video per offrire contenuti video ottimizzati per i dispositivi mobili.
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Puoi collegare il tuo AMP alla tua Progressive Web App per aumentare la velocità complessiva del sito. Puoi combinare le tue pagine AMP con i tuoi PWA con strumenti come amp-install-serviceworker.
Il commento dell'esperto:
Non consiglierei sinceramente AMP per l'e-commerce principalmente per il fatto che, con una versione AMP, siamo molto limitati ad ottimizzare il percorso di acquisto, la conversione e l'usabilità dell'e-commerce stesso.
Vista infatti la rigidità della struttura, spogliata quasi in tutto di "elementi di decoro", con limitazioni su HTML, JavaScript e CSS, questo potrebbe influire non poco sull'usabilità del sito (fatta eccezione naturalmente, che non è poco, per la velocità).
Vedo magari una versione AMP più mirata alla velocità piuttosto che a rendere facile la conversione all'utente. Quindi, se dovessi mettere nel piatto della bilancia usabilità/conversione VS velocità, probabilmente in questo caso vincerebbe l'usabilità (cosa differente nei siti redazionali, nelle testate giornalistiche).
Inoltre, trattandosi di pagine che restano in cache su Google, alcune analisi avanzate potrebbero risultare difficoltose nonostante si possa richiedere anche un aggiornamento forzato della versione in cache. AMP in un e-commerce punterei ad attivarlo solo su determinate tipologie di pagine, ad esempio le pagine di listing.
Vedrei più vincente in ambito e-commerce l'accoppiata AMP & PWA (PWAMP) perché l'abbinamento dei due sistemi compensa i punti di debolezza di entrambi. Infatti una versione PWA permette di rendere la schermata e il processo molto usabile (dove AMP è molto limitata). Mentre AMP punta tutto sulla velocità (dove PWA è molto limitata).
7. Ottimizza le immagini per la ricerca e le conversioni
È improbabile che gli utenti acquistino online se non visualizzano immagini di alta qualità, quindi devi considerare l’ottimizzazione delle immagini una condizione primaria per le conversioni. Le immagini sono anche una potenziale fonte di traffico e di entrate: le ricerche per immagini rappresentano il 21,8% delle ricerche sulle proprietà web. È probabile che questo numero aumenti, considerando l’espansione delle recenti tecnologia di ricerca visuale. Per trarre vantaggio da questi fatti, è essenziale che le immagini siano ottimizzate per generare conversioni.
Per ottimizzare con successo le tue immagini per la ricerca e la conversione, dovresti:
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Usare immagini JPEG, in quanto hanno alta qualità e dimensioni di file ridotte.
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L'utilizzo di più immagini per prodotto può aumentare le conversioni e darti più immagini da ottimizzare. Aggiungi immagini originali anziché foto da stock: ti distinguerai meglio nelle SERP.
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Ottimizza ogni immagine correttamente: il nome del file e la didascalia dovrebbero contenere le parole chiave di destinazione.
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Includi la sitemap di immagini sul tuo sito, in modo che Google possa ricevere informazioni sulle immagini che hai caricato.
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Aggiungi le immagini dei prodotti ai dati strutturati delle pagine dei prodotti con i markup di Schema.org. In questo modo consentirai la visualizzazione delle immagini nelle SERP e nelle ricerche pertinenti.
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Includi gli attributi alt come i tag alt dell'immagine in ogni immagine. Anche tra i migliori siti di e-commerce, il 15% non aveva tag alt, quindi verifica che il tuo sito non presenti questo errore.
8. Implementa i dati strutturati
I dati strutturati ti consentono di comunicare a Google e ai clienti esattamente ciò che vuoi che sappiano sul tuo prodotto e sul tuo sito, in un'unica istantanea facile da comprendere per entrambi.
Chi non sfrutta al massimo i dati strutturati rinuncia a un miglior CTR, traffico e SERP feature e, al momento, questo accade al 47,88% dei siti di e-commerce più importanti. Del 52% dei siti e-commerce che hanno implementato i dati strutturati, il 44,96% utilizza il protocollo Open Graph.
Dopo il markup di Open Graph, la successiva opzione più popolare è Schema.org al 19,98% e lo schema di Twitter Cards, utilizzato dal 16,32% delle aziende. Diversi siti hanno implementato i dati strutturati utilizzando più tipi di markup.
Per sfruttare appieno il potenziale dei dati strutturati e migliorare le prestazioni del tuo sito, dovresti:
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Per prima cosa aggiungi i dati strutturati al tuo sito, inclusi prezzo del prodotto, SKU, descrizioni e recensioni.
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La maggior parte dei dati strutturati sono sottoutilizzati, nonostante i loro grandi benefici; Schema.org viene utilizzato solo dal 19,98% dei migliori siti di e-commerce, anche se offre alle aziende la possibilità di aggiungere informazioni preziose alle proprie SERP, attirando i clienti e aumentando le conversioni.
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Utilizza lo strumento di test dei dati strutturati per assicurarti che tutti i dati, nuovi o modificati, siano privi di errori.
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Fai attenzione ai cambiamenti su Google. Google può (e lo fa) modificare le sue regole per particolari tipi di dati, quindi ogni volta che aggiorni i tuoi, assicurati di abbinare gli standard attuali.
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Gli strumenti possono creare automaticamente dati strutturati per il tuo negozio, inclusa la funzionalità nativa di Woocommerce per i dati strutturati. Puoi usare anche strumenti di generazione di dati strutturati come lo Schema Markup Generator.
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Nei dati strutturati metti solo le informazioni disponibili nella pagina del sito. Non puoi, ad esempio, elencare le recensioni su una pagina in cui non sono presenti recensioni.
Il commento dell'esperto:
Schema.org è estremamente importante per qualsiasi sito web, in particolar modo per i siti eCommerce. Nel mio blog evemilano.com uso i dati strutturati da diversi anni e mi sono reso conto che è possibile far capire a Google concetti che non capirebbe in altro modo.
Il web è pieno di dati e informazioni ma hanno formati differenti, spesso non sono organizzati e un motore di ricerca fa fatica a riconoscere un dato vero in mezzo ad altro testo, fa anche fatica a contestualizzare il dato. Ricordiamoci che Google è una macchina, non ha (ancora) la capacità di interpretare testi ed informazioni come farebbe un essere umano.
Il dato strutturato diventa quindi fondamentale per due ragioni:
- Perché il dato strutturato è un tipo di informazione che non lascia spazio ad interpretazioni: i motori di ricerca quando scansionano pagine web riconoscono i dati strutturati, comprendono esattamente l’informazione e questi dati vengono usati nella fase di indicizzazione e ranking.
- Tali informazioni recepite dai dati strutturati vengono usate da Google per personalizzare i tuoi risultati di ricerca e, dato che tutti i risultati hanno lo stesso aspetto, basta una minima personalizzazione per emergere ed attirare l’attenzione (e i click).
Il dato strutturato permette di trasformare dati disorganizzati in dati organizzati. Una macchina ha bisogno di dati organizzati (strutturati) per comprendere al 100% quello che una pagina vuole esprimere.
Facciamo un esempio: nel mio testo parlo di un prodotto che voglio vendere, nel testo appaiono diversi numeri: prezzo del prodotto, peso, prezzi degli accessori, etc. Come fa Google a capire qual è il prezzo del prodotto? Come fa a capire se un numero si riferisce al prezzo di un prodotto oppure al suo sconto oppure al prezzo di un accessorio? Con i dati strutturati eliminiamo ogni dubbio, il prezzo del prodotto ha un markup ben definito nel dizionario: Product.
Quali sono i miei consigli per l'integrazione dei markup? Il primo: integriamoli. Il secondo: non lesinare con i dati strutturati, ci sono dizionari per praticamente ogni cosa. Sei una azienda? Puoi usare il dizionario Organization oppure localBusiness. Sei un sito di ricette? Ci sono decine di markup per ingredienti, calorie e tempo di cottura. Un eCommerce può sfruttare molti markup differenti, i più importanti che consiglio sempre sono:
- Product
- Offer
- Organization
- Breadcrumbs
Ti consiglio di testare, inizia selezionando quelli prioritari, testali con lo strumento dedicato e poi sperimenta: i dati strutturati seguono gerarchie, è possibile organizzare le informazioni per livelli ed aggregare dizionari differenti.
Ad un neofita può sembrare difficile iniziare ad utilizzare i dati strutturati, ma le logiche che regolano questo markup sono semplici. Ti consiglio di guardarti intorno: studia i competitor, guarda il markup usato da siti autorevoli e prendi spunto per migliorare il tuo sito.
Finché i dati strutturati saranno usati da pochi siti saranno un vantaggio competitivo per chi li sfrutta a dovere!
9. Comprendi la differenza tra shopping d’impulso e shopping pianificato
Per massimizzare le vendite, devi ottimizzare il tuo sito e le tue campagne pubblicitarie per attirare sia gli acquirenti che programmano i loro acquisti che quelli che agiscono d’impulso.
Fare appello ai clienti che pianificano il loro shopping significa fornire una gran varietà di informazioni approfondite sul sito, recensioni e cercare, quando possibile, di costruire relazioni.
L'acquisto di impulso, invece, è molto più emotivo che logico. Per catturare questi acquirenti, prendi in considerazione l'uso dei seguenti fattori emotivi:
Il trigger emotivo più popolare è risultato essere l'offerta di spedizione gratuita, che attira gli utenti perché riduce i loro costi e li obbliga ad agire prima di perdere l’occasione. "Sito ufficiale" e "Acquista ora" sono al secondo e terzo posto tra le leve emotive riscontrate nella nostra ricerca. Dimostrano rispettivamente l'importanza di creare un rapporto di fiducia con il cliente e di comunicare urgenza.
L'ascesa degli acquisti online ha facilitato gli acquisti d'impulso grazie alla rapidità con cui è possibile ottenere un prodotto. Non hai nemmeno bisogno che gli utenti arrivino nel tuo negozio: devi solo mostrare loro un annuncio opportuno con un innesco emotivo. Detto questo, più acquirenti stanno ricercando prodotti, quindi è necessario fare appello a entrambi i tipi di utenti.
Per fare appello efficacemente a tutti i clienti, dovresti:
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Usare trigger emozionali come "spedizione gratuita" per creare urgenza e aumentare l'acquisto di impulso; questo può funzionare per acquirenti davvero impulsivi, ma anche per coloro che hanno fatto ricerche sul prodotto e sono in attesa di un affare per decidersi ad acquistare.
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Pubblica offerte il prima possibile. Molti negozi hanno condiviso le loro migliori offerte per il Black Friday all'inizio di novembre, il che ha reso facile per gli utenti valutare quale fosse l'affare migliore per loro e li ha aiutati a decidere da chi acquistare.
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Ricorda che anche gli "acquirenti d'impulso" spesso fanno qualche ricerca preliminare. Potrebbero decidere per capriccio di acquistare proprio quella PS4 per il Black Friday, ma potrebbero anche fare alcune ricerche veloci per vedere chi ha l'offerta migliore. Pubblicare quante più informazioni utili possibili ti aiuterà a conquistare questi clienti.
10. Scegli i giusti modelli di attribuzione
Il processo di acquisto del cliente è spesso più complicato del vedere un annuncio, andare sul sito e acquistare; per l’utente potrebbe essere necessario interagire con più annunci, controllare il sito più volte e magari prima iscriversi a una newsletter. Pertanto, è essenziale prendere la decisione giusta quando si selezionano i modelli di attribuzione, che consentono di valutare quali punti di contatto effettivamente consentono di ottenere le conversioni.
Non esiste una risposta "giusta" quando si tratta di assegnare un modello di attribuzione per analizzare le prestazioni del traffico a pagamento. Tuttavia, è necessario selezionarne uno che supporti le interazioni iniziali poiché qui verranno trovati i principali punti di contatto a pagamento.
Il modello di attribuzione dell'ultimo clic è quello più usato, ma spesso non è affidabile. Molti altri punti di contatto probabilmente si sono verificati prima della conversione e non vengono considerati.
La nostra raccomandazione è di utilizzare un modello di attribuzione che supporti più punti di contatto invece di uno solo. Quindi, i modelli lineari o basati sulla posizione potrebbero essere scelte appropriate. Chi usa Google Ads ha accesso a un DDAM (Data-Driven Attribution Model) fluido, che segmenta il valore di ogni conversione in modo personalizzato per diverse interazioni. Google ha riferito che il DDAM può migliorare la precisione di assegnazione del valore di conversione fino al 15%.
Per sapere con precisione quali sforzi di marketing e campagne PPC lavorano in modo più efficace per te devi:
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Scegliere il giusto modello di attribuzione. I modelli lineari o basati sulla posizione terranno conto di più punti di contatto.
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Se possibile, utilizza il modello di attribuzione basato sui dati per le tue Google Ads: è più fluido e, quindi, spesso più preciso.
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Al momento di scegliere un modello di attribuzione osserva le analisi correnti che hai impostato. Se ad esempio il modello di attribuzione sull'ultimo clic che hai attivato ti dice che solo il traffico di ricerca ti sta dando conversioni, ma tu riscontri clic significativi alle pagine prodotto anche da da Google Ads, ti rendi conto che il modello di attribuzione non è preciso. Per trovare quello migliore per te, potresti dover testare diversi modelli e vedere quale ti aiuta a dare un senso ai dati in conflitto.
11. Trasforma gli eventi globali in vendite
Gli e-commerce hanno l'incredibile opportunità di sfruttare i principali eventi sportivi: in queste occasioni, infatti, gli utenti spendono più denaro in prodotti che normalmente non comprerebbero.
Per mettere in chiaro l'influenza che questi eventi hanno sull'attività online, la Coppa del Mondo 2014 è un esempio eccellente. Nel corso dell'evento, il Brasile, paese ospitante, ha registrato un aumento del 27% nelle vendite e-commerce; ciò ha comportato una spinta stimata di $ 16,6 miliardi per l'economia brasiliana. Ancora più impressionante: la Germania ha visto un aumento del 75% nelle attività di e-commerce nei giorni successivi alla vittoria della Coppa del Mondo.
Quindi, perché non approfittarne? Ecco le tecniche che puoi utilizzare per ottenere più conversioni durante gli eventi sportivi:
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Le campagne pubblicitarie a pagamento ben targettizzate ti aiuteranno a espandere la tua presenza in modo significativo, portando più conversioni. Assicurati di includere parole chiave e termini comuni utilizzati durante gli eventi sportivi e di presentare prodotti pertinenti con prestazioni di vendita elevate.
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Offri una spedizione veloce e gratuita; questo ti aiuterà a rimanere competitivo e agevolerà gli acquisti degli acquirenti dell'ultimo minuto, che altrimenti potresti perdere.
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Offri consigli sui prodotti nel tuo sito, utilizzando le sezioni dei prodotti in primo piano per mostrare ai visitatori altri prodotti che potrebbero essere di loro interesse. Questo metodo aumenta la probabilità che acquistino più di un articolo.
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Crea offerte con pacchetti di prodotti o servizi che aumentino il valore di un acquisto. Puoi offrire ad esempio la stampa gratuita di nome / numero dei clienti sui loro articoli acquistando un pacchetto con più prodotti.
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Comunica un senso di urgenza per spingere le vendite. Situazioni urgenti costringono le persone a pensare meno, con conseguente acquisto di impulso. Puoi impostare un timer per il conto alla rovescia che indichi la fine dell’offerta o un indicatore delle scorte di prodotto disponibili.
Il commento dell'esperto:
Valorizzare eventi offline – specie quelli minori – per incrementare le vendite online è una strategia che può fare la fortuna soprattutto dei player più piccoli, poiché raramente applicata dai grandi player dell'e-commerce, tendenzialmente meno reattivi e focalizzati su pochi, grandi eventi.
Da un punto di vista SEO, un evento offline si traduce in una nuova nicchia di tipo temporaneo, caratterizzata da un set di parole chiave che emergeranno rapidamente per poi sparire o calare drasticamente. Usare strumenti come SEMrush, abbinandoli a un uso intelligente di Google Trends, permetterà di individuare con anticipo le parole chiave che "esploderanno" durante l'evento, e di posizionarsi per tempo.
Per concludere
Per un sito e-commerce è di vitale importanza mantenere aggiornate le strategie SEO e PPC. Speriamo che troverai questi dati e le intuizioni che ne abbiamo ricavato utili nello sviluppo e nel miglioramento delle tue strategie di marketing digitale per la tua attività in questo 2019. Per saperne di più sulle soluzioni che SEMrush mette a disposizione per gli e-commerce visita questa pagina.