10 SEO Check di cui non puoi fare a meno

Luca Carchesio

feb 24, 202011 min di lettura
10 SEO Check di cui non puoi fare a meno

Avere una White List di attività da svolgere significa avere un grande anzi enorme aiuto e non perdere nulla nel marasma di attività analitiche ed operative da svolgere su un progetto SEO.

Nel mio articolo ho introdotto 10 importanti ed indispensabili Check (secondo me) da fare se stai iniziando ad operare lato SEO su un sito web da posizionare sui motori di ricerca.

La mia Checklist si rivolge a progetti nuovi che partono dall’anno Zero e a progetti esistenti e che passano nelle tue mani.

Quali sono i più importanti controlli SEO?

Ecco la mia personalissima Whitelist di controlli da fare online quando si inizia a lavorare su un nuovo o pregresso progetto di posizionamento:

1 - Analisi SEO generale della situazione: SERP di riferimento, query, competitor e advertising nel mercato di riferimento

Prima di iniziare ad operare sul sito da posizionare è d’obbligo effettuare tutta una serie di analisi preventive per conoscere il mercato di riferimento ed ogni cosa sia utile a comprendere meglio ciò che il nostro cliente desidera da queste attività.

L’esperto SEO non è il depositario del sapere e sappiamo benissimo come sarebbe impossibile dire che ci si può posizionare certamente per qualsiasi serp soltanto se lo si è già fatto una o più volte.

Ogni serp, ogni mercato di riferimento è diverso ed ha differenti gradi di difficoltà e competizione.

È per questo che l’analisi praticamente è l’80% delle attività di un esperto SEO. L’analisi ci fornirà e traccerà una strada ed una strategia da perseguire.

Questa attività si divide in differenti gradi di analisi. Quella che preferisco, e che da sempre mi conferisce la gran parte dei dati, è l’analisi umana delle SERP. Un'analisi costituita dalla capacità del SEO di surfare la rete, di interrogare il motore e di analizzarne i risultati di ricerca ed i molteplici cambiamenti delle SERP.

Quante pagine esistono sull’argomento? 

Quanti e quali competitor organici ci sono? 

Sono attivi sistemi pubblicitari?

Che lavoro è stato fatto per le schede My Business e la localizzazione geografica?

Cosa mi dicono di utile l'analisi delle variazioni e oscillazioni dei posizionamento e lo studio delle variazioni e oscillazioni su serp mobile?

Qual è la qualità dei siti web nelle prime posizioni? 

Quali sono le differenze tra i primi e quelli meno visibili? 

Quando si attivano rich snippet, feedback, recensioni, maps?

Qual è il comportamento degli Assistenti vocali?

Successivamente mi sposto sugli strumenti seo e sui Software analitici che sicuramente mi forniranno dei dati che invece "surfando" non riesco ad ottenere.

I Tools che utilizzo nelle mie analisi si dividono in 4 tipologie di Software:

  1. Analisi tecniche In Page dei siti web che sto scansionando
  2. Analisi dei risultati e del posizionamento dei siti web che sto scansionando
  3. Analisi delle ADV attive, del loro valore e degli investimenti
  4. Analisi della situazione legata ai backlink e al grado di autorità che i competitor hanno in quello specifico mercato.

La SEO è Analisi, l’Analisi è SEO.

Per approfondire leggi il post:  I migliori 30 SEO tool per tutti i check al tuo sito

2 - Analisi e sviluppo tecnico: Robots, Sitemap, Mappa del Sito e Manifest

Tra i primi SEO check da attuare sicuramente ci sono quelli che attribuiscono i requisiti minimi ad un sito web. Gli aspetti tecnici basilari perché un sito risulti essere tecnicamente pronto alla “lotta” nelle SERP.

Personalmente, prima di lavorare sul sito stesso in merito a contenuti, struttura, architettura, url, internal ed external linking, ecc mi concentro sugli aspetti legati alla comunicazione con gli Spider

I Fantomatici 4: Sitemap Spider, Sitemap Utente, Robots e Manifest (il Manifest mi servirà per Realizzare una PWA che nello specifico non è un valore SEO ma la realizzazione di una PWA influirà sul fattore di Ranking legato alle performance e al mobile.)

Realizzare una Sitemap ha una serie di vantaggi lato SEO: una comunicazione diretta con gli spider che troveranno un vantaggio nel lavorare con una sitemap al posto di scansionare ogni cosa nel dominio.

Realizzare una Sitemap significa separare le comunicazioni e diversificarle attraverso le diverse tipologie di Sitemap:

  • Sitemap url
  • Sitemap video
  • Sitemap immagini
  • Sitemap autori

Esempio di Sitemap in XML

Poi c'è il Robots.txt che nella mia visione delle cose è tra gli elementi che mi preoccupano di più. Bisogna lavorare correttamente sul robots e sulle pagine per inibire l'inclusione di determinati contenuti e aree nei risultati di ricerca (nell'immagine sottostante parte del robots.txt di SEMrush.com)

Esempio di Robots.txt di SemRush

Costruire una Mappa del Sito destinata agli utenti è un'altra di quelle attività per me importanti che possono apportare valore all'impianto del sito web da ottimizzare per la SEO (nell'immagine sottostante una mappa del sito per utenti di un progetto che seguo da anni)

Controlla la mappa del Sito per gli Utenti

Realizzare un file Manifest.json ci servirà, come accennato in precedenza, allo sviluppo di una PWA che non è affatto un check SEO di per sé (non influisce sul posizionamento organico) ma ci aiuterà in un processo di miglioramento delle performance e dell'esperienza di navigazione da mobile che invece sono fattori di ranking importantissimi.

Un fattore SEO secondario da verificare: Manifest.json per una PWA

3 - Censimento e controllo di tutte le pagine e contenuti sia lato utente che lato spider

Bisogna capire bene da dove si parte e quali contenuti sono recuperabili. Nell’ABC della SEO, tra le prime cose che ci chiedono i motori di ricerca ci sono la diversificazione di tutti i contenuti in quanto a URL, titoli, descrizioni, contenuti ed ogni cosa renda uniche tutte le pagine presenti sul sito web.

L’intervento è così strutturato:

  • Censimento di ogni pagina presente sul sito

  • Ottimizzazione tecnica delle pagine (tutti i parametri mancanti come i metatag seo, meta tag per i motori, gli opengraph, i canonical, eventuali href-lang, favicon, manifest, prerender, preload, prefetch, spostare gli script nel footer e gli elementi che bloccano il rendering della pagina, eliminare script di terze parti inutili,  ecc.. )

  • Sviluppo da zero e ottimizzazione contenutistica delle pagine (heading, compressione e ottimizzazioni delle immagini, tag alt, link in uscita e link interni con i relativi attributi, grassetti, elenchi puntati, citazioni, video, breadcrumb ecc...)

  • Sviluppo di una sitemap utente, termini, privacy e cookies con un’attenzione particolare ad attribuire i vari index, noindex follow, nofollow ( Ugc / Sponsored, fate voi)

  • Check del lavoro fatto con i tools per non lasciare nulla al caso sotto il punto di vista della tecnica del contenuto. Un tag Alt mancante, un H1 poco efficace ecc..

In questa parte della SEO audit mi assicuro che siano presenti tutte le pagine che hanno l'obiettivo di fornire una coerenza NAP con altri ambienti in rete (come ad esempio la scheda di Google My Business):

  • Pagina Azienda / Chi sono / Team
  • Pagina Contatti / Dove Siamo / Calendari
  • Pagine Cookie, Privacy, Termini (personalmente attribuisco un NOFOLLOW alle suddette pagine)
  • Pagina F.A.Q. Domande Frequenti

Altrimenti bisognerebbe svilupparle.

4 - Controllo di Google Search Console, Bing WebMaster tool, Yandex Webmaster e Google Analytics

Ora che sia dal punto di vista tecnico che dei contenuti il nostro sito web è pronto per “colloquiare” con Googlebot (ma anche con gli altri crawler), colleghiamo il sito in questione con Google Analytics aggiungendo lo script che permette il suo funzionamento. Per testare il suo effettivo funzionamento e non attendere i primi pacchetti di analisi dopo le prime 24 ore, possiamo loggarci su Analytics e spostarci nel tab del menù “in tempo reale”. 

Se nello stesso tempo sei su una pagina del sito web in Analytics potrai già registrare la tua visita.

Poi ci spostiamo su Google Search Console ed effettuiamo la verifica attraverso il file html da caricare sulla root principale del sito in questione (lo stesso metodo, o simile metodo di verifica, vale anche per gli altri strumenti per webmaster degli altri motori di ricerca citati).

Attendiamo qualche giorno per iniziare ad avere informazioni, analisi e consigli per migliorare la scansione e molte altre cose inerenti al mobile, alle sitemap, al link building e alla comunicazione diretta con lo spider di Google alla ricerca di errori da fixare, problemi da risolvere e analisi sul ranking delle parole chiave.

5 - Sviluppi tecnici in merito alle performance, mobile e ottimizzazioni di stile e responsive

Un sito lento non piace a nessuno, tanto meno a Google che ce lo ricorda da sempre. Tra i più importanti fattori di ranking c’è il mondo mobile e le prestazioni di caricamento e sicurezza.

Ora che il sito ha una discreta base di partenza ci si può dedicare all’ottimizzazione delle sue performance nei diversi dispositivi mobile e desktop.

Si tratta di un processo molto lungo e che implica la conoscenza anche di diversi linguaggi di programmazione per far sì che la macchina da ottimizzare sia veloce e sicura.

È molto importante anche verificare come si vede il sito sui differenti dispositivi che lo visiteranno. Sto parlando del Css con la sintassi @media ed i suoi fogli di stile dedicati che si occupano dell’adattabilità, del RWD Responsive Web Design.

Se vi state chiedendo perché sto parlando di stile in relazione alla SEO è lecito.

Lo stile non è un fattore SEO ma nella mia visione di ottimizzazione inserisco tutti gli elementi che accrescono il valore del sito in un’ottica di miglioramento globale.

Poi, se vogliamo dirla tutta, le ottimizzazioni di stile che migliorano la navigazione per tutti i sistemi operativi mobile e dispositivi (uno su tutti il mondo Apple + Safari) aumentano la permanenza sul sito e diminuiscono la frequenza di rimbalzo.

6 - Analisi da Tools per verificare le prestazioni

Fatto il lavoro va fatta anche l’analisi. Per questo motivo effettuare un check delle prestazioni diventa uno di quei passaggi fondamentali per un lavoro ben fatto in ottica SEO.

In merito a questo passaggio ti consiglio di approfondire l’argomento leggendo l’articolo su Come ottimizzare le performance di un sito web.

Ottimizzare le prestazioni di un sito web è tra quei passaggi che portano via molto tempo e richiedono conoscenze specifiche di sviluppo front e back end.

Quanto affidarsi agli strumenti SEO checker?

Mi permetto di consigliare ai lettori di SEMrush di non perseguire il voto eccellente, il pallino verde o la percentuale che rasenta il 100% di un tool qualunque... Il tool rimane pur sempre una "macchina matematica"

Bisogna trasformare un sito web comune in un sito web performante e privo di ostacoli per la conversione (script di terze parti inutili, impostazioni di codice mirate ad ingannare il risultato e funzionalità che appesantiscono l'esecuzione della pagina).

Più che concentrarsi sui numeri e valori bisogna concentrarsi sull'esperienza di navigazione da dispositivi datati con connessioni lente come l'obsoleta 3g. 

Ora che abbiamo finito (per il momento) di operare In Page possiamo focalizzare l’attenzione su tutte quelle attività che vanno fatte al di fuori del sito da ottimizzare: le attività Off Page.

Sappiamo tutti, o forse no, quanto è importante questa parte del lavoro SEO, ma è giusto ricordare che aumentare la Link Popularity artificialmente, come se fosse semplicemente un’attività tecnico-matematica, è errato.

In questo paragrafo ometterò l’inserimento di una lista, perché non dovrebbero esserci liste e schemi da seguire.

Far nascere nuovi link che puntino la risorsa da ottimizzare è il fondamento in realtà di Internet e non della SEO.

La condivisione, l’interazione e la partecipazione attraverso un contenuto utile, originale ed esaustivo è il primo fattore per ricevere backlink. 

In qualsiasi caso è necessario sviluppare una checklist di attività Off Page per promuovere la risorsa da posizionare e calendarizzare le attività ogni giorno senza perdere un passaggio.

8 - Analisi da tools dello scenario di posizionamento, check su query e competitor

Un po' come il punto 1 ma non è lo stesso tipo di analisi. Nel punto 1 l’analisi è volta alla comprensione dell’intero scenario per sapere cosa dobbiamo affrontare, mentre nel punto 8 l’esame sarà più specifico e mirato a capire meglio come realizzare una strategia di posizionamento.

Ora è il momento di tornare ai nostri strumenti di analisi. Questa volta lo faremo però in un'ottica di comprensione maggiore delle SERP, delle query da analizzare / sfruttare e del lavoro sui contenuti svolto dai competitor.

  • Cosa sta accadendo nei risultati di ricerca?

  • Quali sono le query più cercate dal target di riferimento?

  • Come si stanno muovendo i nostri competitor?

  • Che tipo di contenuto hanno sviluppato per ottenere i loro risultati?

  • Come si possono colmare i GAP tra la nostra risorsa e le loro posizionate in alto nei risultati?

Trovare risposte a queste domande significa tracciare la strada corretta per il nostro obiettivo di posizionamento sui motori di ricerca.

9 - Sviluppo di una strategia di posizionamento SEO

Ora che abbiamo più chiaro lo scenario, è arrivato il momento di sviluppare una strategia di posizionamento.

Senza lo sviluppo di una strategia saremo sempre costretti a test ed esperimenti e ovviamente questo disperderà energie e tempo prezioso.

Ai lettori di SEMrush mi sento di consigliare essenzialmente di non attaccare mai SERP importanti e altamente competitive (se il sito in questione è neonato). Consiglio di concentrarsi sullo sviluppo di contenuti con un obiettivo di posizionamento più alla propria portata e di lavorare Off Page per cercare, nel più breve tempo possibile, di far diventare questo neonato almeno un teen-ager.

La nascita e la presenza di backlink che puntano al tuo sito è essenziale per dare uno “scossone” alle SERP e farti notare dai motori di ricerca.

Nel contempo realizzerai contenuti a bassa competitività che avranno maggiori chance di posizionamento. Step by step arriverai ad introdurre nella tua strategia contenuti dalle maggiori potenzialità, dal maggior traffico e difficoltà.

10 - Realizza una mappa delle attività

Ogni progetto SEO è diverso ed è costellato da molteplici attività analitiche, pratiche, tecniche e di studio.

Per questo motivo, personalmente realizzo una mappa di attività per ogni progetto che seguo. È essenziale per me perché attraverso questo schema (stampato e in bella vista in ufficio) riesco a non perdere nulla dei lavori da fare e di quelli fatti.

Una striscia di balsa su cui fisso, attraverso delle spille, dei fogli A4 con tutte le caratteristiche del progetto e le attività SEO che depenno con un evidenziatore fluo man mano che le operazioni vengono portate a termine.

Il punto 10 è essenzialmente “Organizzare” le attività SEO In Page e Off Page in maniera metodica e precisa senza perdere di vista nulla.

Queste sono le 10 attività di base per i progetti SEO, i 10 SEO Check di cui io non posso fare a meno.

Per approfondire leggi il post:  Come realizzare un'analisi SEO professionale

E tu? Quali sono i controlli SEO che consideri imprescindibili per le tue attività?

Scrivilo nei commenti.

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Classe 79 - Web Designer, Esperto SEO e Trainer in Prometeo Coaching®. Coach e Consigliere Nazionale A.Co.I. In Aula insegno Web Marketing, SEO, SEM e Comunicazione Visiva. Scrivo per piacere su carchesio.it